All'inizio degli anni '50, l'azienda italiana Piaggio era preoccupata per le sue due ruote. In effetti, in Italia si parlava di rendere obbligatoria la patente di guida per gli scooter di cilindrata superiore a 125 cc. Il passo logico successivo per Piaggio fu che se le persone dovevano comunque prendere la patente, tanto valeva comprare un'automobile.
L'azienda sviluppò quindi una piccola city car con un minuscolo due cilindri. Sfortunatamente, il suo successo fu stroncato dalla Fiat, che vedeva un potenziale rivale per la sua "nuova 500". Piaggio non voleva avere problemi con il gigante italiano e decise di affidare lo sviluppo della piccola auto alla società francese ACMA. La piccola Vespa 400 fu presentata in pompa magna nel 1957 (Fangio, Chiron e Behra erano presenti alla presentazione alla stampa) ed entrò in produzione verso la fine dello stesso anno. Purtroppo, i clienti non erano affatto soddisfatti del difficile lavoro di miscelazione di benzina e olio che il motore a due tempi richiedeva. Le vendite stentarono quindi a decollare. Due anni dopo, l'azienda corresse l'errore con un sistema di miscelazione automatica. Nel 1960 arrivò una versione GT (davvero) con un cambio a quattro velocità. Nonostante tutti questi sforzi, il modello non riuscì mai a prendere piede e la produzione cessò alla fine del 1961 dopo 31.000 unità. L'anno successivo, lo stabilimento ACMA chiuse i battenti e la Vespa 400 finì. Oggi gli esemplari più belli sono molto ricercati!
Dati tecnici
Carrozzeria: Cabrio
- Lunghezza (cm): 285
- Larghezza (cm): 127
- Altezza (cm): 125
- Passo (cm) : 169
- Peso (kg) : 360
Meccanica
- Cilindrata: 2 in linea 394 cc, posteriore
- Sistema di alimentazione: 1 carburatore Solex
- Cambio: manuale a 3 stadi
- Trasmissione: alle ruote posteriori
- Potenza massima: 14 CV (10 kW) a 4350 giri/min.
- Coppia massima: 27 Nm a 4350 giri/min
- Velocità massima: 83 km/h