La Citroën 2cv fu sviluppata per liberare le campagne francesi dal cavallo e dal carro. Il compito era semplice: costruire un'auto che potesse portare al mercato due contadini e un sacco di patate o una pecora, trasportare indenne un cesto di uova e che fosse economica, affidabile e conveniente. L'aspetto estetico non era importante. Il lavoro sul progetto iniziò prima della guerra e nel 1948 il risultato fu esposto al Salone dell'automobile di Parigi. L'auto fu accolta con scetticismo. Un giornalista olandese la definì, insieme agli altri modelli ornamentali Citroën, un "brutto anatroccolo". Senza volerlo, scrisse parole alate. Nel 1948, la 2CV fu equipaggiata con un motore a benzina da 375 cc; un motore OHV raffreddato ad aria con due cilindri in configurazione boxer. La base di questo motore rimase invariata fino alla fine della produzione, solo che ogni volta veniva estratta un po' più di potenza. La 2CV fu la prima vettura dotata di pneumatici radiali. Nel settembre del 1954 venne presentato il motore da 12 CV e 425 cc, un motore notevolmente più veloce e potente per gli standard dell'epoca. La produzione in serie della 2CV andò dall'11 luglio 1949 al 27 luglio 1990. In questo periodo ne furono costruiti più di 5 milioni, che salgono a quasi 9 milioni se si includono i modelli gemelli Dyane, Ami e Méhari. L'aspetto della 2CV, come quello della Citroën ID/DS e della Traction Avant, è stato disegnato da Flaminio Bertoni. La 2CV può contare ancora oggi su un'ampia base di fan, in quanto rimane l'auto perfetta per una piacevole e nostalgica gita in campagna. St. Tropez, stiamo arrivando!
Dati tecnici
Carrozzeria: cabriolet
Lunghezza (cm) : 378
Larghezza (cm) : 148
Altezza (cm) : 160
Passo (cm) : 240
Peso (kg) : 505
Meccanica
Motore : Boxer 2 anteriore 424cc
Valvole : 4
Sistema a benzina : carburatore
Cambio : 4 manuale
Trasmissione : ruote anteriori
Guida a sinistra
Potenza massima : 12 CV (9 kW) a 4200 giri/min.
Coppia massima : 23,5 Nm a 2500 t/m
Velocità massima : 78 km/hersetzt