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La Alfa Romeo 2600, o 'Tipo 106', fu presentata al Salone dell'Automobile di Ginevra del 1962. Come successore dell'eccentrica Alfa Romeo 2000, la 2600 si alzò di livello mantenendo un design piuttosto simile, il che, dato il suo carisma, non fu affatto un problema. Con orgoglio, montava l'ultimo motore in linea a sei cilindri di Alfa Romeo con doppio albero a camme in testa, diventando un vero fiore all'occhiello per Alfa Romeo negli anni '60.
Il design, come previsto, fu realizzato da un esperto designer italiano presso Bertone, e l'ispirazione non fu spinta troppo lontano. La Alfa Romeo 2000 aveva già soddisfatto eccellentemente le richieste del mercato, quindi non c'era motivo di cambiarla radicalmente. L'unica modifica degna di nota fu l'ingresso dell'aria sul cofano, che fu unificato in uno solo. Per il motore, si optò per un propulsore a sei cilindri in linea, che alla fine divenne l'ultimo motore di Alfa Romeo costruito con doppio albero a camme in testa. Questo motore italiano a sei cilindri fu ispirato con attenzione dalla storia automobilistica di Alfa Romeo. Un motore completamente nuovo ebbe il piacere di muovere la 2600, con una cilindrata di 2584 cc - un successo sicuro, soprattutto nei primi anni '60.
Durante la produzione, dal 1962 al 1968, la 2600 fu disponibile in diverse configurazioni di carrozzeria. Inizialmente, c'era la berlina a quattro porte nota come la Berlina, seguita dalla coupé a due porte chiamata Sprint e dalla Spider, che era la versione cabriolet. Inoltre, furono realizzate alcune varianti della 2600, ma non arrivarono mai veramente sul mercato.
Alfa Romeo 2600 Spider
L'Alfa Romeo 2600 Spider è il modello cabriolet della serie 2600. Oltre allo Sprint, fu il più venduto delle tre varianti, con 2.255 unità vendute. A differenza della Berlina standard, il Spider, insieme allo Sprint, montava un potente trio di tre carburatori anziché due. Questo upgrade aumentò la potenza del motore, portandola da 130 a 145 CV.
Considerando la produzione limitata dei modelli Spider, il fatto che segnò la fine della storia dei motori a sei cilindri DOHC di Alfa Romeo e il suo design avanguardista e futuristico per l'epoca, questa vettura ha sicuramente acquisito un posto importante nella storia di Alfa Romeo.
Informazioni tecniche:
Carrozzeria
Meccanica