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La Austin-Healey 100/6 è stata presentata in autunno del 1956 come successore della famosa Austin-Healey 100/4, nonché il primo modello mai prodotto da Austin-Healey. Il numero 100 indicava il fatto che la velocità massima della 100 era quasi esattamente di cento miglia all'ora. Il 4, invece, indicava il numero di cilindri. Con l'arrivo del 100/6, il motore è diventato leggermente più potente, e come suggerisce il nome, c'erano sei cilindri, di nuovo disposti in linea.
Montare un motore a sei cilindri nello stesso telaio in cui precedentemente risiedeva un quattro cilindri non era facile. L'auto doveva diventare più grande, oppure spazio doveva essere liberato. Si è scelto di allungare leggermente il telaio, allargare e abbassare la griglia in larghezza, e fornire una 'hood scoop' fin dall'inizio, il che aveva il vantaggio aggiuntivo di fare sembrare il tutto non ingiustamente più sportivo. Per questo motivo, la 100/6 era talvolta vista sui circuiti rally. Anche oggi, è spesso usata come auto da rally.
Negli anni, Austin-Healey, sotto BMC, ha occasionalmente aggiornato l'auto, e hanno anche rilasciato questa roadster britannica in una variante a quattro posti, ideale per giovani famiglie con bambini. Anche il motore è diventato più potente: da 102 CV a 117 CV, questo è stato ottenuto attraverso la revisione del collettore di scarico e l'utilizzo di una diversa testata.
L'ultima Austin-Healey 100/6 è uscita dalla linea di produzione nel 1959 per essere seguita dalla 3000, che insieme alla 100/6 e alla 100/4 è talvolta chiamata le "Big Healeys". In totale sono stati prodotti circa quattordicimila esemplari. Gli Austin-Healey sono ambiti veicoli d'epoca, e il 100/6 non fa eccezione, anzi. Sono ambiti da un pubblico molto eclettico e hanno qualcosa da offrire praticamente a tutti.
Informazioni tecniche:
Carrozzeria
Meccanica
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